10 gennaio 2021 – Festa del Battesimo di Gesù – Don Samuele
Tempo di Natale – Festa del Battesimo di Gesù
10 gennaio 2021
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Oggi celebriamo la seconda Epifania di Gesù, la sua manifestazione come Messia
al fiume Giordano, in occasione del suo Battesimo. Evidentemente l’elemento su cui siamo
invitati a riflettere è l’acqua, ed insieme il suo contrario, il fuoco. Sì, perché vi è un
Battesimo in acqua ed un Battesimo in Spirito e fuoco. Elementi da cogliere ed accogliere
nella fede.
Acqua che rigenera e feconda
Primo elemento l’acqua. Il profeta Isaia insiste: voi tutti assetati, venite all'acqua, voi
tutti che desiderate un nutrimento per la vita, non sprecate tempo a ricercare ciò che crea
vuoto, solitudine, inedia. “Io stabilirò per voi un'alleanza eterna”, ecco ciò che riempie
veramente la vita, una relazione di amicizia, di comunione, di affetto, perché come si dice
in un film: “c’e solo una cosa in grado di cambiarti la vita: una vera, una grande amicizia!”.
Il segno dell’acqua nel Battesimo di Giovanni racconta una situazione nuova, che il profeta
ha intravisto in questi termini: “Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre
è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che
avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona”. Non solo, il profeta Isaia
ci ricorda, con l’immagine dell’acqua, ciò che Dio è per noi: “Come infatti la pioggia e la
neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla
fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così
sarà della mia parola uscita dalla mia bocca”. Dio è vita, Dio è fecondità, Dio è gioia, Dio è
abbondanza, Dio è pienezza. Per dirla con una espressione di S. Ambrogio: “Omnia
Christus est nobis-Tutto è Cristo per noi”. Dio è l’acqua, noi la terra che l’accoglie, da
questo incontro scaturisce la vita.
Fede che rigenera e feconda
Secondo elemento la fede. Vi invito a rileggere a casa il capitolo V della prima
lettera di S. Giovanni, la 2 lettura di oggi. Credere in Gesù (questa è la premessa e la
conseguenza del Battesimo), significa diventare figli di Dio. Essere figli significa amare Lui
e come Lui. Amare significa mettere in pratica la sua parola. Osservare la via di Dio
significa vincere il mondo. Credere in Gesù, dunque, significa vincere il mondo. Di tutto
questo abbiamo tre testimoni: lo Spirito di Dio, l’Acqua del Battesimo, il Sangue
dell’Eucarestia. I tre testimoni ci assicurano che la nostra fede è fondata sulla certezza
dell’amore, sulla storia in cui si è incarnato l’amore, sulla presenza attuale dell’amore. È
uno spettacolare quadro della fede, che non è una vaga credenza, o un insieme di
consuetudini, ma è una vita da scoprire, un mondo nuovo in cui entrare, una visione del
mondo da fare nostra, una Battesimo in Acqua ed un Battesimo in Spirito (cresima), da
vivere ogni giorno.
Cristo che rigenera e feconda la vita
Terzo elemento il Cristo. Il racconto di Marco è il più scarno per descrivere cosa è
accaduto sulla riva del Giordano, ma non meno efficace. Il Battista dice chiaramente che
il suo Battesimo è una preparazione al vero Battesimo e, soprattutto, al vero
battezzatore: “egli vi battezzerà in Spirito Santo”. Gesù può fare questo, perché in prima
persona ha ricevuto il dono: “uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito
discendere verso di lui come una colomba”. Il segno dello Spirito e la Parola del Padre
dichiarano al mondo chi è Gesù e quale è la sua scelta di vita. Ecco l’identità: “Tu sei il
Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento”. Ed ecco la scelta di vita: “non
voglio vivere egoisticamente e narcisisticamente per me, ma decido che voglio fare della
volontà del Padre la mia volontà, e voglio fare della mia vita una pro-esistenza, cioè una
vita donata per amore a Dio e ai fratelli”. Chi chiede il battesimo e chi domanda la
cresima, richiede di essere aiutato dalla Chiesa a fare la stessa scelta di Gesù, perché
vuole avere la stessa identità di Gesù. Non so se quanti chiedono il Battesimo e la
cresima sono consapevoli di questo. Se la domenica dopo non li vediamo più alla Messa
e se nella vita della parrocchia non li vedremo mai più, vuol dire che non siamo riusciti a
fargli comprendere che cosa sono questi Sacramenti; oppure non siamo capaci di
mostrare loro con i fatti cosa sono questi Sacramenti; oppure non hanno voglia di capire
e di compromettersi, accontentandosi di qualche inutile bomboniera e di tante belle
quanto inutili fotografie. Il Signore ci dia la grazia e l’impegno del Battesimo e della
Cresima come scelta di vita, come amore e tesoro per la vita.